martedì 20 settembre 2016

Come sono cambiati i miei gusti libreschi?

Buondì honeys! Era da dieci giorni che non vi scrivevo e voi non sapete, non immaginate neanche, quanto mi siate mancati. Ammetto che ci sono stati momenti di debolezza, in questi due anni, in cui ho sul serio pensato di lasciare il blog, eppure ogni volta che mi ritrovo impossibilitata a scrivervi ne sento quasi il bisogno, invece. Dico "impossibilitata" perché non è stata una mia scelta quella di non far niente per dieci giorni: purtroppo -o forse, meglio così- la scuola è ricominciata e questo significa: compiti, compiti, compiti e compiti! Con un po' di organizzazione, però, ho comunque intenzione di scrivervi, di fare qualche modifica alle rubriche e riorganizzare un po' il blog.
Oggi però non sono qui per nessuna rubrica, poiché sto leggendo lo stesso libro da ben due settimane, quanto per parlare un po' con voi. E ho deciso di fare una bella chiacchierata sui nostri gusti libreschi e letterari! Dico così perché anche voi potete benissimo parteciparvi, semplicemente commentando il post!
Ho cominciato a leggere a 11 anni, attraverso i famosi e tanto odiati YA. Penso che sia normale che a ragazzine/i di quell'età il genere piaccia, e parecchio: si tratta di libri molto "leggeri", che si leggono in un paio d'ore.
Qualche mese fa, però, mi sono ritrovata senza più interesse per la lettura. Lasciavo i libri a metà, non mi piacevano... alla fine ho capito che non era colpa del libro, quanto mia. Mi ero sempre definita un'amante del "fantasy", del YA e cose del genere, e se guardate alle mie recensioni fino a marzo vedrete come tutte erano entusiaste per il nuovo libro YA che avevo letto e amato. Mi spaventava questo cambiamento, come se non fossi più in grado di leggere nessun libro in questo mondo. Eppure non è così. 
Ciò che l'editoria ci propone continuamente appartiene quasi sempre al filone dei "YA", come se non esistesse un altro genere, quasi che non apprezzare questo genere significa essere un alieno. Allora penso proprio di essere nata su Marte, perché mi sono ritrovata con un profondo risentimento verso quei libri che tanto veneravo. Alcuni mi piacciono ancora, sia chiaro: un libro va preso per sé, così com'è, e non per il genere attraverso cui viene rappresentato. Ma mi ero un po' stufata dei soliti cliché, di quelle storie d'amore fin troppo sdolcinate e dei protagonisti che sembravano fatti con lo stampino.
Prima di allora nutrivo una vera e propria avversione per i classici, che però ho finalmente superato. Anzi, devo dire che proprio quando non avevo niente da leggere, i classici sono stati la mia ultima risorsa. Questo non significa che non leggerò più libri più "giovani" di 100 anni, affatto. I miei gusti "generali" non sono comunque cambiati: mi piacciono le storie fantastiche, di formazione, gotiche, drammatiche o anche per bambini. Sono le "fondamenta" ad essere diverse. Invece di un libro YA fantasy, mi godo di più la lettura di un fantasy per bambini -o di Harry Potter, ma penso che sia ovvio per tutti.

Questo non è un post per demonizzare gli YA che tutti voi sembrate apprezzare, quanto un piccolo "sfogo" e soprattutto una specie di avviso. Perché non gradendo più quel genere mi sembra ovvio che non perderò tempo a leggere libri così, se non sono sicura che mi piaceranno, e quindi non li recensirò. Che voi vogliate leggerli, che il mondo apprezzi questo genere, non sono fatti miei. L'unica cosa che forse mi sento di dire è che non è giusto demonizzare qualcuno che non legge questo genere come "snob letterario", termine che spesso vedo online. No. Voi avete il diritto di pubblicare qualsiasi cosa voi vogliate -mi riferisco agli scrittori- e io di leggere ciò che mi piace. E' una cosa così semplice ma spesso così sottovalutata.

Cosa ne pensate, voi? Quali sono, invece, i vostri libri preferiti? E i vostri generi sono cambiati nel tempo o sono gli stessi da quando ne avete memoria?

8 commenti:

  1. Ciao Clarke, ti capisco perfettamente, anche se il mio "cambiamento di rotta" è avvenuto tanti anni fa, prima ancora che aprissi il blog.
    A 12/13 anni adoravo il genere fantasy, ma dopo qualche anno il mio entusiasmo è calato vertiginosamente. Ora non li leggo più, sono orientata verso altri generi e mi piace sperimentarne sempre di nuovi. Non c'è nulla di male in tutto ciò, quindi non preoccuparti ❤

    RispondiElimina
  2. Ciao cara sono felice di leggerti ❤️ Sono d'accordissimo su tutto cio' che hai scritto! Io da ragazzina ho sempre letto "a periodi", prima le fiabe, poi i romanzi rosa, poi i classici, i romanzi storici, la narrativa generica, i romanzi d'autore, i thriller ed ora invece che sono un po' cresciuta e la vita di tutti i giorni e' massacrante e povera di inventiva mi sono data al fantasy, distopia e young ma senza mai disdegnare nessun libro d'altro genere perche' secondo me ogni libro, ed ogni genere letterario, ha il suo "momento giusto" ❤️

    RispondiElimina
  3. Credo sia normale che, col tempo, i gusti cambino, soprattutto se si parla degli YA: è un genere in cui la tendenza al clone è altissima (vuoi per il genere in sé per sé, vuoi per le scelte editoriali), quindi credo sia più comune di quello che sembra che alla lunga possa stancare.
    Ma guarda il lato positivo: puoi divertirti e sperimentare nuovi generi :D in fin dei conti i libri non si dividono in classici e YA >‿◠

    RispondiElimina
  4. Ehi Clarke!
    sono abbastanza d'accordo con quello che hai scritto... Forse non è colpa del genere in sè, ma della produzione in serie di libri davvero clonati l'uno dall'altro.
    Per quanto un autore possa scrivere bene, se propone una storia già vista, a fine lettura ti resta quella sensazione di insoddisfazione da "mmh, carino, però sa di banale, niente di che".
    Tra i miei libri preferiti ci sono ancora molti YA... ai quali si sono recentemente aggiunti parecchi classici (soprattutto grazie ai consigli di alcuni miei prof): per esempio quest'estate mi sono innamorata di Virginia Woolf con Mrs Dalloway.
    Come dice sempre il mio prof di italiano: "Più variegati sono i gusti (letterari) di un individuo, più completa sarà la formazione dell'individuo". E poi qui, di solito, partono i suoi discorsoni sulla giustizia, l'importanza dello studio, e di come leggere una sola poesia in più di Leopardi possa cambiare la vita ;)

    RispondiElimina
  5. Io sono sempre stata una lettrice eclettica e lo sono ancora, quindi non ho avuto bruschi cali di interesse per un genere. Semplicemente, ho iniziato a leggere (e comprare) molti più classici, scambiando i ruoli che classici/fantasy avevano avuto fino a quel punto. Amo tuttora il fantasy, genere che leggo con grandissimo piacere e che non rinnegherò mai (io parlo però di epic fantasy, lo YA l'ho sempre assunto a piccole dosixD), solo i miei interessi sono cambiati. Non credo ci sia nulla di male se è capitato anche a te e non vedo perchè ti si debba dare della snob: leggiamo per piacere, non per tirarcela. Detto questo, dal momento che anche i miei gusti virano al classico, seguirò con piacere questo cambiamento di direzione:)

    RispondiElimina
  6. Io con il tempo ho sviluppato una forte avversione per tutto quello romantico - forse dovuto proprio all'abuso di cliché.
    Qualche YA del genere tendo ancora a leggerlo, ma tenendoli ben a distanza l'uno dall'altro.
    Negli ultimi anni mi sono data alla narrativa contemporanea e a tutto quello che non contenga storie come d'amore come focus principale.

    RispondiElimina
  7. Mi trovo molto d'accordo.
    Io ho sempre letto tutto, ma in particolar modo ho sempre preferito il genere fantasy e simili. Da quando è uscito Hunger Games mi sono accorta che apprezzavo tantissimo il distopico\post-apocalittico, per questo da allora non ho fatto altro che leggere sempre e soltanto questo genere. Ultimamente però noto che questo genere non mi intriga più come una volta. Credo che la ragione principale sia averne letti troppi, infatti è raro trovare qualcosa che non sappia di già visto. Stessa cosa per gli YA negli ultimi mesi. Ma la verità in questo caso era che non avevo trovato quelli giusti. Non so se hai letto uno dei miei ultimi post (5 ya che ho letto quest'estate), ma gli YA belli e rari esistono, solo che come dici tu, ultimamente c'è una specie di "inquinamento" nelle librerie, un po' come era capitato con i vampiri, con le sfumature e con le distopie.

    RispondiElimina
  8. Ciao Clarke! Splendido articolo, davvero. Personalmente non catalogo mai un libro semplicemente come YA, questa definizione gliela do giusto per identificare la fascia d'età dei protagonisti, non il pubblico a cui si rivolge.
    Qualche tempo fa, in un book tag ho fatto un discorso simile al tuo sull'evoluzione dei generi letterari che ho percorso e ti dirò che ora leggo un po' di tutto, però evito quasi sempre le serie - soprattutto fantasy - che tutti dichiarano di amare perché il 90% delle volte io finisco per pensarla all'opposto e a chiedermi se questo amore esagerato non sia più che altro una questione di marketing.

    RispondiElimina