Sono stata assente per un mese, e mi sembra passato solo un giorno, per non parlare di quanto poco io sia stata attiva anche quando pubblicavo qualcosa. Avevo il blocco dello scrittore, il blocco del lettore, il blocco del blogger, dell’amica, della persona, ero completamente bloccata. Aprivo Windows Live Writer per scrivervi, ma non ci riuscivo. Ho avuto anche diversi problemi ad internet –quando mai, maledetta chiavetta!- come se non bastasse. In questo mese non ho combinato un bel niente, e come se non bastasse mi sentivo terribilmente stanca. Avevo solo voglia di uscire, stare un po’ all’aria aperta, e dormire. Dormire, dormire, dormire. Mi sembrava di star facendo tutto giusto, in realtà l’unica cosa che ho fatto è stata dormire.
Il 31 Marzo mi sono accorta che era passato un mese, un lunghissimo mese e non avevo combinato niente. Ho avuto una specie di crisi di nervi, ma sono riuscita a tirare tutto fuori, pian pianino, e adesso ho accettato il mio problema. Ancora non mi sento abbastanza sicura per dirvelo, non perché non mi piaccia, ma perché non posso permettere che le persone che vivono nella mia stessa città lo sappiano, perché sono un ammasso di bigotti e pettegoli (riassumendo). Praticamente lo sanno solo una mia amica blogger e la fantastica Nora, e della mia città soltanto mia madre (è grazie a lei se sono riuscita ad andare avanti) e la mia migliore amica. Perciò, quando sarò pronta per dirvelo, o sarò sicura che nessun mio conoscente legga mai questo, ve lo dirò. Ma lo scopo del post non è raccontarvi quanto sia stata penosa la mia esistenza in questo mese, certo che no.
Mi ero accorta che era passato un mese, e avendo superato (per modo di dire) questa cosa, ho deciso che dal primo d’Aprile sarei tornata quella di sempre. Avrei cominciato a scrivervi di nuovo, a scrivere libri di nuovo, a leggere (non so come ho fatto a non leggere libri per UN MESE), a recensire, e a fare tutto ciò che devo. Organizzerò meglio il mio tempo, passerò meno tempo a non far niente su Facebook, anticiperò anche i compiti, ma questa è una promessa: io tornerò a scrivere e leggere e forse anche ad avere un po’ di tempo per me. Ho sempre superato gli ostacoli, ma non ho mai avuto una crisi personale di questo genere, stile Uno, nessuno e centomila. E sì, Pirandello aveva proprio ragione! Ciò che è importante, però, è che grazie a mia madre, a tanti ovetti di cioccolata e a qualche cuscino sono riuscita ad andare avanti, e inizierò a comportarmi più professionalmente, tenendo separata la mia vita privata da quella virtuale.
Perciò, arrivando al punto: no, questo blog non è un giornale, ma da ora in poi mi impegnerò molto di più per aggiornarlo, organizzare iniziative più interessanti e farlo crescere ancora un po’.
Grazie per la vostra comprensione, vi prometto che non si ripeterà più.
I brutti momenti capitano a tutti, come può capitare di avere un blocco (scrittore, lettore, ecc...). Penso sia normale e superare anche solo in piccola parte il problema è una cosa positiva!
RispondiEliminaPenso che tutti coloro che ti seguono, me compresa, siano felici di vederti di nuovo all'opera, più determinata che mai! :)
Ti mando un forte abbraccio!
Forza, Clarke! Noi lettori saremo sempre qui a sostenerti!
RispondiEliminaTornerai più forte di prima, ne sono certa ☻
Ehi ciao:), da me ci sta un premio per te
RispondiEliminahttp://passioneperlerighe.blogspot.it/2015/04/LiebsterAward2015.html
Buona serata^^
E' difficile passare dei brutti momenti senza sapere con chi potersi confidare ma sono sicura che qui sul blog troverai tanto sostegno, ti auguro di trovare presto la serenità :)
RispondiEliminaI brutti momenti arrivano e sta a te mandarli via, possibilmente senza che si lascino indietro qualcosa. Riprenditi presto Clarke
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