mercoledì 16 settembre 2015

Recensione: Il risveglio - Il diario del vampiro, di Lisa Jane Smith

Dopo una faticosa attività scolastica e un po' di riposo, ritorno per parlarvi di un libro che ho amato letteralmente, uno dei primi che io abbia mai letto, un libro che molti non gradiscono e che criticano, ma per quanto mi riguarda è uno dei miei preferiti: Il risveglio, di Lisa Jane Smith.

Titolo: Il diario del vampiro - Il risveglio
Titolo originale: The Vampire Diaries: The awakening
Autrice: Lisa J. Smith
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 8 Giugno 2008
Voto: ☆☆☆ 1/2
Elena Gilbert è una ragazza d'oro, è bella, è brillante, ha tutto nella vita. Ma le sue giornate non hanno nulla di eccitante. Così, per cercare un po' di brivido, intreccia una relazione con il bel tenebroso Stefan. Ma Stefan nasconde un segreto, un segreto misterioso che potrà sconvolgere per sempre la vita della protagonista. Ha inizio così per Elena la più affascinante e pericolosa delle avventure. Una storia d'amore e odio, di luce e ombra, in cui Stefan e Damon, due vampiri fratelli contrapposti in una millenaria guerra, si contenderanno il suo cuore e il suo destino.


Premettendo che la trama fa sembrare Elena una semplice adolescente superficiale -cosa vera solo in parte- penso che questa sarà una delle recensioni più lunghe fatte finora. Letto, riletto e amato, questo libro, come gli altri del primo ciclo, ha soddisfatto e superato le mie aspettative più alte. Criticato dalla maggior parte, dovete sapere che se lo show televisivo è così diverso c'è un motivo: prodotto nel 2009, ci sono quasi vent'anni di differenza tra la pubblicazione del libro e dello show, ed è normale che si sia cercato di renderlo più interessante per i ragazzi del nuovo millennio.

Cominciamo subito a parlare del personaggio principale, Elena Gilbert: orfana da pochi anni, con una sorella minore, vive con sua zia Judith e il suo fidanzato Robert. Reginetta della scuola, amata e venerata dagli studenti, non c'è nessuno che possa resistere al suo fascino, finché non arriva Stefan Salvatore. E, per quanto possa sembrare il capriccio di una bambina viziata, lei sa che deve conoscerlo. E così ne combinerà molte con Meredith e Bonnie, le sue due migliori amiche. Stefan, però, è immune al suo fascino, e anzi, inizia a frequentare Caroline, ex amica di Elena. Proseguendo con la lettura, vi accorgerete che l'unica pecca della storia sono proprio i personaggi, poiché non sono ben definiti, perlomeno all'inizio. L'unica valida eccezione sono Damon e Stefan Salvatore, i due vampiri italiani venuti per misteriosi motivi nella piccolissima cittadina di Fell's Church.
Misteriose aggressioni, dal loro arrivo, ci sono in città. Di notte, quando la quiete si impossessa delle strade, qualcuno si nutre di esseri umani e del loro sangue. Ed è forse questa la parte meglio caratterizzata del libro: prima ancora che venisse la Meyer con il suo Edward Cullen, già Stefan Salvatore risparmiava vite umane nutrendosi di animali! Possiamo definirlo come uno tra i primi vampiri vegetariani della letteratura. Eppure Stefan è uno tra i primi sospettati, soprattutto da quando, aiutando Elena, fa un torto a Tyler, che promette vendetta.

E intanto, neanche il nostro tenebroso vampiro dagli occhi verdi riuscirà a resistere al fascino di Elena Gilbert, ed è così che lei scopre il suo segreto. Dopo lo sbigottimento generale, decide di farsi raccontare da Stefan del suo passato in Italia, della sua trasformazione.
Katherine Pierce, una giovane -ma gracile- ragazza entra nella sua vita, ci troviamo nel Rinascimento Italiano. Lei lo ama profondamente, ma ama anche Damon, suo fratello, la pecora nera della famiglia. Costretta a prendere una decisione, li sceglie entrambi, e quando capisce che non può averli, decide di andarsene, per farli riappacificare. Così si toglie l'anello di lapislazzuli che protegge i vampiri dal sole, e diventa un mucchio fumante di cenere. Quello che non sapeva, è che entrambi i fratelli si sarebbero sentiti responsabili della sua morte, e che, durante uno scontro armato, entrambi avrebbero perso la vita. Con il suo sangue ancora nelle vene, Damon e Stefan si risvegliano, ma non come umani.
Ed è proprio per la somiglianza con Katherine che Stefan non riesce a star lontano da Elena, ma come ben presto capisce, lei e la sua vecchia fiamma hanno ben poco in comune: Elena è tenace, caparbia, ottiene sempre quello che vuole, quando Katherine era debole e ingenua.

Proprio mentre Stefan pensa di stare per impazzire, e di essere il responsabile delle morti, ecco che Elena, finalmente, ha la risposta: Damon Salvatore è tornato. Dopo un ravvicinato incontro in palestra, e gli svariati sotto forma di animale, ecco l'affascinante vampiro dai capelli neri uscire allo scoperto, per rendere Elena la sua "regina delle tenebre". Elena, però, rimane fedele a Stefan, il suo unico amore -almeno per i primi quattro libri. Ed è proprio questa la rovina della saga: pare che la Smith, nel secondo ciclo narrativo, abbia deciso di seguire il suo cuore, anzi, la sua penna, e di far ricambiare i sentimenti di Damon. E fu così che... venne licenziata. Per quanto mi riguarda, posso dire che Damon e Elena sono una coppia molto più interessante, ma la saga si sarebbe dovuta fermare al primo ciclo. Non mi piacciono le saghe con più di quindici libri, per di più se metà dei quali non sono scritti dall'autrice. Non ho -né pretendo- il diritto di criticare il lavoro di un editore o di una ghost writer, ma di sicuro licenziare la "madre" di questa saga non è stata una buona idea, quasi quanto quella di proseguire la serie. Diciamocelo: il finale (della saga, non del libro) è a dir poco ridicolo, ma non sono qui per polemizzare. 
Forse è per questo che amo ancora di più i primi libri della serie, soprattutto questo, dove ho imparato, insieme a tantissimi altri lettori, a conoscere Elena Gilbert, Stefan Salvatore e i vari abitanti di Fell's Church, e ad amare le mille sfaccettature di questa storia. Punto a favore, è lo stile descrittivo della Smith, che definisce quasi troppo bene i paesaggi, i sentimenti e il mondo dei nostri protagonisti. non smetterò mai di ripeterlo, ma la Smith ha uno stile magico, quasi quanto le trame dei suoi libri, che potrei rileggere mille volte come se fosse la prima. Il gioco proibito, Il diario del Vampiro, I diari delle streghe, La setta dei vampiri: ogni sua pubblicazione ha per me lo stesso effetto del miele sugli orsi.

Nonostante il mio amore indiscusso per la serie, riconosco che anch'essa ha dei difetti: oltre a quelli già accennati, si aggiunge una perfezione indiscussa di tutti i personaggi, che risultano poco reali -e umani. Sebbene vada di moda descrivere bell'imbusti malinconici e soprannaturali, ho sempre amato i protagonisti pieni di difetti, magari l'arroganza, una paura, o qualche cicatrice, qualcosa di più simile alle persone reali. Mentre invece Elena risulta essere una delle poche protagoniste femminili a non essere timida o riservata, e anzi, a riconoscere apertamente la propria bellezza, cosa che ho gradito.
L'universo creato dalla Smith è unico, pericoloso e affascinante, ed è stato apprezzato da molti, è per questo che non posso dargli un voto inferiore, ma soprattutto, è per questo che secondo me -se non l'avete ancora fatto- dovreste dargli una possibilità.
Voto: 
☆☆☆ 1/2

1 commento:

  1. Ragazze questa grafica è bellissima!
    Comunque in merito al romanzo io sono una di quelle a cui non è piaciuto :-( ho letto il primo e non mi è piaciuta proprio Elena, a mio parere è troppo egoista ed egocentrica. Anche lo stile mi era risultato difficile e ho faticato a finire il libro.
    In relazione al licenziamento della Smith anche io rimasi sorpresa. Privare un'artista della propria opera è da cafoni e in particolar modo la storia è di chi la crea, perchè l'immaginazione è solo di chi l'ha costruita e non chi viene dopo!

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