mercoledì 2 marzo 2016

Recensione: "Sortilegio" di Rachel Hawkins

Nonostante stia programmando le recensioni di molti altri libri, oggi sono qui per parlarvi di un libro letto in lingua poco tempo fa: a cosa mi posso riferire, se non a Sortilegio, della grandissima Rachel Hawkins? Letto subito dopo di Maleficio, secondo volume della trilogia (qui trovate anche Incantesimo, il primo), mi ha lasciata sorpresa e "sazia". O meglio, sono giunta alla conclusione di una fantastica serie senza rimpianti, per la prima volta ero contenta che fosse la fine ma allo stesso tempo avrei voluto sperimentare di più. Ehm, tralasciando la parte incomprensibile, se non l'avete capito ve lo dico adesso: Sortilegio, nonostante qualche difetto, tutto sommato si è rivelato una lettura piacevole che vi consiglio!

Titolo: Sortilegio (The Prodigium Trilogy #3)
Titolo originale: Spellbound
Autrice: Rachel Hawkins
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 17 marzo 2016
Prezzo: 14,90€ (cartaceo) - 4,99€ (ebook)

Benvenuti nella scuola dove è normale essere speciali
Dall'autrice di Incantesimo e Maleficio
Proprio quando Sophie Mercer aveva deciso di accettare i suoi straordinari poteri magici, tipici di un demone, il Consiglio glieli ha tolti.
Ora Sophie è indifesa e in balia dei suoi nemici giurati, le Brannick, una famiglia di donne guerriere che dà la caccia ai Prodigium. O almeno questo è ciò che Sophie pensa, fino al momento in cui non farà una scoperta sorprendente. Le Brannick sanno che una guerra epocale sta arrivando, e credono che Sophie sia l’unico essere abbastanza potente da salvare il mondo. Ma senza la magia, Sophie non è così sicura di sé. Riuscirà a riottenere i suoi poteri prima che sia troppo tardi?



Inutile dirvi che riconoscerei lo stile della Hawkins ovunque, letteralmente. La sua scrittura è tanto unica quanto speciale, la trama dei suoi libri sviluppata egregiamente, direi, e Maleficio mi aveva lasciata talmente tanto sconvolta che non ho potuto evitare di prendere anche Sortilegio. In particolare, nonostante non abbia letto molti libri in lingua, devo dire che il suo stile è abbastanza semplice, dal punto di vista grammaticale e lessicale. Perciò, se siete interessati a trovare una serie semplice, non troppo lunga, e intrigante, vi consiglio proprio questa trilogia!
Sortilegio, capitolo conclusivo della Prodigium Trilogy, mette fine alle avventure di Sophie, ma non alle nostre in questo universo plasmato dalla Hawkins, poiché ha scritto uno spin-off dedicato a Izzy, una Brannick, chiamato School Spirits, libro introduttivo all'omonima serie. E, lasciatemelo dire, sembra proprio che la Hawkins abbia trovato la giusta strategia: invece di pubblicare serie chilometriche (che, per quanto interessanti, alla fine ci avrebbero stufato), ha preferito dedicarsi ad un altro personaggio, che molti hanno amato, quello di Izzy. Ancora non l'ho letto e non penso che lo farò, semplicemente perché non mi è piaciuto molto come personaggio.

Incredibile finale della serie, Sortilegio ci permette di vivere con Sophie la sua ultima avventura. La ritroviamo proprio dove l'avevamo lasciata, ma, già dalle prime pagine, la Hawkins saprà sorprenderci. Scopriremo nel corso del libro, infatti, che la madre di Sophie non è altri se non una Brannick... ehm, cacciatori di streghe vi suona meglio? Esatto, pensate al suo sbalordimento! Nonostante ciò, saranno proprio loro ad ospitarla, anche se non per molto. Un incantesimo fa tornare tutti gli studenti nella scuola, all'Hex Hall, compresi lei, Cal e Archer. Ed è proprio questa una delle parti che mi è piaciuta di più, in assoluto.
Da una parte abbiamo Sophie, confusa ma allo stesso tempo determinata, che assiste alle torture inflitte ai suoi amici non senza soffrire, e che cerca in tutti i modi di scoprire la verità che si cela dietro al loro ritorno. Dall'altro lato, però, abbiamo le antagoniste, con intenti malvagi... Dei libri della Hawkins, mi piace proprio questo: la resa dei personaggi e, soprattutto, della loro psicologia. Oltre i dialoghi per niente finti e ben scritti, l'elemento portante della sua narrazione sono le motivazioni che spingono i personaggi a fare ciò che fanno. Ribadisco, quindi: abbiamo Sophie da una parte, l'eroina per eccellenza, una delle mie preferite in assoluto, e poi i cattivi, che, a differenza dei classici libri fantasy, non rappresentano solo il male. Non scherzo, infatti, quando dico che in parte mi è dispiaciuto per loro, perché per la prima volta non si trattava di personaggi finti, il cui unico scopo è combattere la bontà dell'eroe; erano invece dei protagonisti di altre vicende, di altre storie, purtroppo quelle sbagliate, e, nonostante tutto, sono arrivata addirittura a comprendere le loro scelte... non nego che questa sia una delle poche volte in cui, nonostante la focalizzazione sia sempre centrata su Sophie, tutte le idee dei personaggi vengono spiegate e condivise con noi.

Non mi soffermo più sullo stile, poiché potete trovare ciò che penso nelle recensioni precedenti, tuttavia permettetemi di fare una breve considerazione. Sortilegio è uno di quei pochi libri conclusivi che, nonostante sia pressoché del tutto diverso dal primo, mantiene infatti quell'atmosfera, quell'incantesimo (scusate il gioco di parole) che anche Incantesimo aveva, e che permette di procedere ininterrotti in una piacevole lettura, senza mai stufarsene. Insomma, una degna conclusione di una fantastica saga, che di sicuro rileggerò tante altre volte.
Voto: ☆☆☆1/2

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