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mercoledì 12 luglio 2017

Recensione: "Il Segreto della Regina Rossa" di A.G. Howard

Con il caldo di questi giorni una delle cose che preferisco fare è sicuramente rimanere in casa, vegetando sul letto e leggendo un libro. Certo, tutto dipende dal libro in sé: di sicuro preferisco una storia avvincente a una quasi tragica (e non mi riferisco al livello del dramma). Se avete letto le mie recensioni precedenti de Il mio splendido migliore amico e Tra le braccia di Morfeo sapete sicuramente quanto mi siano piaciuti i primi due volumi di questa trilogia. Se non l'avete fatto, non leggetele perché non ne vale neanche la pena, tanto sono delusa.

Titolo: Il segreto della regina rossa
Autrice: A. G. Howard
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 5 Maggio 2016
448 pagine

Dopo essere sopravvissuta al disastroso ballo, Alyssa si sente più coraggiosa che mai ed è decisa, nonostante sia una follia, a salvare i suoi due mondi e le persone che ama. Anche se questo significa sfidare la Regina Rossa su un campo minato da trucchi e astuzie, e anche se l’unico modo per raggiungere il Paese delle Meraviglie, ora che la tana del coniglio è chiusa, è quello di passare attraverso lo specchio, una dimensione parallela popolata da pericolosi mutanti. Con l’aiuto del padre, Alyssa affronta così il viaggio verso il centro della magia e del caos alla ricerca di sua madre. Riuscirà, insieme a Jeb e Morpheus, a salvare il mondo dalla distruzione in cui è intrappolato?


   Che dire, non trovo neanche le parole per definire questo scempio tanto sono delusa. Forse sarà colpa mia, avendo aspettato più di un anno per leggerlo, forse mi sono illusa troppo, non lo so. Fatto sta che questo libro, in confronto ai suoi predecessori, mi ha fatto venire la nausea.
Non si tratta solo dei vuoti nella trama, dei personaggi non coerenti a se stessi, semplicemente è il complesso che risulta confuso e insensato. Ma andiamo con ordine.

   C'è questa ragazza, Alyssa, con una famiglia con malattie mentali alle spalle, divisa tra due mondi: quello umano e quello del paese delle meraviglie. Dopo una serie di disastri che ha causato, entrambi sono in pericolo, ma non solo: anche i suoi genitori, Jeb e Morpheus rischiano la vita. La trama che nel primo libro mi ha colpito profondamente, che nel secondo risultava confusa, sì, ma comunque ben organizzata, qui... ecco, quando parlavo di tragedia è proprio a questo che mi riferivo. Non solo la narrazione è confusa e fin troppo veloce, ma è anche incoerente a se stessa. Vedete, nei primi due libri Alyssa era una ragazza normalissima, che viene incoronata Regina del paese delle meraviglie e in lotta costantemente con se stessa: la sua metà umana, buona e sognatrice e quella Netherling, oscura e intrigante. Questa lotta le provoca la separazione in due del cuore. Letteralmente (torneremo dopo su questo argomento). 
   Ma perché dico che la trama è incoerente? Nei primi due libri (sì, li tirerò spesso in ballo da ora in poi) il fulcro della storia era la magia, il paese delle meraviglie, la storia di Alice, arricchita da dettagli come la storia d'amore della protagonista. Ebbene, in questo terzo libro quest'ultima diventa il fulcro di ogni cosa, la trama torna in secondo piano e... non mi è piaciuta questa cosa, anzi, a tratti risulta anche imbarazzante, e sono piuttosto sicura che non fosse questo lo scopo dell'autrice. Vedete, quando un libro viene descritto come fantasy avvincente non è che non mi aspetto una storia d'amore, ma perlomeno vorrei che il fantasy sia in primo piano, proprio come è accaduto nei due libri antecedenti a Il segreto della regina rossa. Sì, le storie d'amore sono necessarie, incuriosiscono il lettore... e se il romanzo fosse rosa posso accettare che siano al centro della trama. Prendiamo, per esempio Twilight, che per dire, a me è piaciuto. Perché è descritto per quello che è: una storia d'amore, tutto il libro è incentrato su questo, il fantasy è solo il contorno della storia. Quando però un libro dovrebbe avere come tema centrale il fantasy, la magia, e invece mi ritrovo la metà e più della trama con i pensieri della protagonista sul triangolo amoroso in cui si ritrova... be', è una delusione. Soprattutto perché, ecco che torno a citarli, nei primi due libri era la magia l'argomento centrale della trama.

   Negli Young Adult, direte, è normale avere una storia d'amore come fulcro della narrazione. E sì, lo posso anche accettare. Se non fosse che, come ho già detto, non era così nei primi due libri. Anzi, non li avrei definiti neanche Young Adult quanto libri per ragazzi, anche se mi rendo conto che la differenza è così sottile da risultare quasi inesistente. L'autrice aveva sì basato la narrazione sui temi tipici di un fantasy YA, ma allo stesso tempo li aveva adattati al suo libro. Quest'opera è totalmente diversa, sembra che sia fatta con lo stampino, copiata da uno dei tanti YA che si vedono nelle librerie. Tutto ciò che rendeva unica questa saga sembra essere assente in questo terzo volume.

mercoledì 11 maggio 2016

Recensione: Tra le braccia di Morfeo di A. G. Howard

Buongiorno miei cari lettori, e ben tornati! Anzi, sono io ad essere tornata, con la recensione di un fantastico libro di una fantastica serie di una fantastica autrice... si, be', avete capito. E' maggio, e purtroppo questo mese significa interrogazioni e verifiche finali, ma non solo! Proprio cinque giorni fa è stato pubblicato il seguito di questa bellissima lettura, e non vedo l'ora di poterlo leggere. Oggi recensirò per voi Tra le braccia di Morfeo, secondo volume della Splintered Series (qui trovate la recensione de Il mio splendido migliore amico).

Titolo: Tra le braccia di Morfeo (Splintered Series #2)
Autrice: A. G. Howard
Data di pubblicazione: 20 Ottobre 2015
Editore: Newton Compton
Prezzo: 14, 90 €

416 Pagine
Alyssa Gardner è stata nella tana del coniglio e ha affrontato il Serpente. Ha salvato la vita di Jeb, il ragazzo che ama, è sfuggita alle macchinazioni dell’inquietante e seducente Morpheus e alla vendicativa Regina Rossa. Ora tutto quello che deve fare è prendere il diploma per realizzare il suo sogno e frequentare una prestigiosa accademia d’arte a Londra. Sarebbe tutto più semplice se sua madre, appena uscita da una casa di cura, non si comportasse sempre in modo eccessivamente protettivo e sospettoso. E se il misterioso Morpheus evitasse di farsi vedere in giro per la scuola e non la tormentasse proponendole una pericolosa missione, un’altra sfida al Paese delle Meraviglie, a cui lei, almeno in parte, appartiene…



Sono folle, e ne sono felice. La follia è parte della mia eredità. La parte di me che mi ha portato al Paese delle Meraviglie e mi ha fatto ottenere la corona. La parte che mi porterà ad affrontare un'ultima volta Rossa, in modo che una sola di noi due rimanga.
Abbiamo lasciato la nostra Alyssa disperata dopo essere tornata dal Paese delle Meraviglie. Sua madre è tornata a casa, Jeb non ricorda niente del loro viaggio e, proprio quando le cose sembravano andar bene, ecco che Morpheus ritorna a creare scompiglio nella sua giovane vita. Alyssa è la legittima Regina del Paese delle Meraviglie, ma Rossa non si fermerà difronte a niente pur di vendicarsi e la parte Netherling della sua vita prenderà ben presto il sopravvento su quella umana. Se la promessa di un'esistenza normale ben presto si dissolverà e diventerà un semplice desiderio, irraggiungibile, così non si può più definire il Paese delle Meraviglie, che invece sta popolando il nostro mondo. Se Alyssa non lo raggiungerà, sarà il Paese delle Meraviglie, infatti, a raggiungere lei...
Lui si stende sulla pancia, con le ali che brillano come pozze d'olio al suo fianco - identico al bambino dispettoso di un tempo. Il mento appoggiato sul pugno, mi studia. "Non mi abbasserò a implorare. Neanche per te, mia adorata regina." Una folata di vento scivola tra noi, tagliente, facendogli cadere il cappello. Lui lo afferra prima che voli via nel cielo squarciato. I suoi lucenti capelli blu gli frustano il viso mentre si gira di nuovo verso di me. "Se non vuoi restare per salvare il Paese delle Meraviglie, porterò nel regno umano tutto il caos di cui sono capace. Combatti per noi, o affronta le conseguenze".
Tra treni di ricordi, memorie del passato e spiacevoli balli scolastici la nostra avventura prosegue, ancora una volta. Al posto delle fantastiche ambientazioni Wonderland ci saranno nere e viscide creature a popolare i nostri incubi e quelli di Alyssa, mentre Jeb sarà una povera -e ignara- pedina del gioco delle due regine. Morpheus, invece, avrà un ruolo veramente importante nella narrazione, ancora maggiore di quello del libro precedente. Mentore, amico ma anche tentatore. L'unica cosa che forse mi è dispiaciuta riguardo a lui è il grande spoiler che A. G. Howard ha fatto nella sua stessa opera.

domenica 26 aprile 2015

Recensione: Il mio splendido migliore amico di A. G. Howard

Buon pomeriggio miei cari honeys! Spero che vi siate divertiti in questo weekend, proprio come me, che lo ho trascorso a leggere un libro veramente molto bello, che piacerà sia ai lettori Urban Fantasy molto esigenti, che a chi preferisce uno scenario più dark. Mi sto riferendo proprio a "Il mio splendido migliore amico", titolo che non rende minimamente la storia, e anche ambiguo: chi lo ha letto saprà (perciò se non lo avete fatto copritevi gli occhi e SMETTETE di leggere queste righe) che Jeb è il miglior amico di Alyssa, ma anche Morpheus, in fondo: l'uno nella realtà, l'altro nel Paese delle Meraviglie. Sempre che si possano definire "amici".

Titolo: Il mio splendido migliore amico (Splintered #1)
Editore: Newton Compton Editori
Autrice: A.G. Howard
Data di pubblicazione: 19 febbraio 2015
Cartaceo: 9,90 €
Ebook: 4,99 €
Pagine: 384

Alyssa Gardner ha il dono di poter sentire i sussurri dei fiori e dei bruchi. Peccato che per lo stesso dono sua madre è finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo Alice nel Paese delle Meraviglie. Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un’incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l’abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere, Alyssa deve superare una serie di prove, tra cui asciugare il lago di lacrime di Alice, rimanere sveglia all’ora del tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell’ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie?


La mia recensione

In un mondo dove il Fantasy spopola, è sorprendente come i libri di tale genere possano comunque risultare unici e originali, a modo loro. Sono tantissime le rivisitazioni di Alice nel Paese delle Meraviglie, cinematografiche e letterarie, cosicché anche noi, un giorno, rischieremo di svegliarci e pensare di essere sul serio Alice. Eppure, forse Alice in Wonderland è una delle mie storie preferite, e adoro OGNI sua rivisitazione, da quella di Tim Burton a Il mio splendido migliore amico. Diciamo che il mondo inventato da Carroll ne offre veramente molte, di opportunità di giocare con la fantasia. Ed è ciò che ha fatto A. G. Howard scrivendo Il mio splendido migliore amico, capovolgendo completamente la storia di Alice che noi conoscevamo, arrivando a stravolgere perfino l'esistenza di quella bambina dai capelli biondi. Il Bianconiglio non è un coniglio, il Cappellaio Matto non è matto e il Brucaliffo non è un bruco. Le meraviglie del Sottomondo non sono fiori parlanti e carte-soldati, ma grotteschi mostri e strane creature, i Netherling.
Di colpo, compare una pagina web. I caratteri bianchi e la grafica coloratissima del sito risaltano nitidamente. La prima cosa che mi colpisce è il titolo: "Netherling: gli abitanti del regno sotterraneo". Subito dopo, c'è una definizione: "Una razza oscura e perversa di creature sovrannaturali provenienti da un mondo antico, nascosto nelle profondità della Terra. Gran parte di esse utilizza la magia per fare danni e cercare vendetta, ma esiste qualche rarissimo caso di individui caratterizzati da gentilezza e coraggio". Il mio splendido migliore amico
Una maledizione affligge la famiglia di Alyssa dai tempi di Alice: la pazzia. Ogni membro della sua famiglia di sesso femminile sembra soffrire di strane visioni, incubi terribili e la capacità di parlare con insetti e fiori. Alyssa ha trovato un modo per mettere a tacere questi ultimi, l'arte.
Colleziono insetti da quando avevo dieci anni; è l'unica maniera in cui riesco a fermare i loro mormorii. Infilzare uno spillone nelle viscere di un insetto è il modo più veloce per zittirlo. Alcune delle mie vittime sono esposte in bacheche di vetro appese alle pareti, mentre altre sono suddivise per categorie in diversi barattoli di vetro, in attesa di essere utilizzate. Grilli, scarafaggi, ragni... api e farfalle. Non sono di gusti difficili. Quando cominciano a parlare, finiscono tutti nel mirino. Il mio splendido migliore amico.
Tutto questo comincia quando le bambine della famiglia diventano adolescenti.

sabato 11 aprile 2015

Wrap up | Marzo

Buonsalve Honeys!!! Ebbene si! Come vedete non ho tempo per fare le recensioni di tutti i libri che leggo (nonostante siano pochi, intendiamoci) Perciò ho deciso di adottare anche io questa rubrica in cui vi mostro tutti i libri che ho letto nel mese che si è appena concluso con un mio parere sulla lettura.

Il mese di marzo purtroppo è stato molto...misero in fatto di letture.
 Ho letto solo 4 libri :( la metà delle mie letture normali -_- spero di rifarmi durante le vacanze estive :/ tra tre mesi

Le mie letture:

Cancella il giorno che mi hai incontrato | Leisa Rayven
finito il: 2 marzo 


Okay, okay non so nemmeno io perchè ho letto questo libro dato che sono contro i New Adult, ma questo libro è stato....uoa!!! Sono arrivata al finale, e non vedo l'ora di leggere il seguito, lo devo