mercoledì 11 maggio 2016

Recensione: Tra le braccia di Morfeo di A. G. Howard

Buongiorno miei cari lettori, e ben tornati! Anzi, sono io ad essere tornata, con la recensione di un fantastico libro di una fantastica serie di una fantastica autrice... si, be', avete capito. E' maggio, e purtroppo questo mese significa interrogazioni e verifiche finali, ma non solo! Proprio cinque giorni fa è stato pubblicato il seguito di questa bellissima lettura, e non vedo l'ora di poterlo leggere. Oggi recensirò per voi Tra le braccia di Morfeo, secondo volume della Splintered Series (qui trovate la recensione de Il mio splendido migliore amico).

Titolo: Tra le braccia di Morfeo (Splintered Series #2)
Autrice: A. G. Howard
Data di pubblicazione: 20 Ottobre 2015
Editore: Newton Compton
Prezzo: 14, 90 €

416 Pagine
Alyssa Gardner è stata nella tana del coniglio e ha affrontato il Serpente. Ha salvato la vita di Jeb, il ragazzo che ama, è sfuggita alle macchinazioni dell’inquietante e seducente Morpheus e alla vendicativa Regina Rossa. Ora tutto quello che deve fare è prendere il diploma per realizzare il suo sogno e frequentare una prestigiosa accademia d’arte a Londra. Sarebbe tutto più semplice se sua madre, appena uscita da una casa di cura, non si comportasse sempre in modo eccessivamente protettivo e sospettoso. E se il misterioso Morpheus evitasse di farsi vedere in giro per la scuola e non la tormentasse proponendole una pericolosa missione, un’altra sfida al Paese delle Meraviglie, a cui lei, almeno in parte, appartiene…



Sono folle, e ne sono felice. La follia è parte della mia eredità. La parte di me che mi ha portato al Paese delle Meraviglie e mi ha fatto ottenere la corona. La parte che mi porterà ad affrontare un'ultima volta Rossa, in modo che una sola di noi due rimanga.
Abbiamo lasciato la nostra Alyssa disperata dopo essere tornata dal Paese delle Meraviglie. Sua madre è tornata a casa, Jeb non ricorda niente del loro viaggio e, proprio quando le cose sembravano andar bene, ecco che Morpheus ritorna a creare scompiglio nella sua giovane vita. Alyssa è la legittima Regina del Paese delle Meraviglie, ma Rossa non si fermerà difronte a niente pur di vendicarsi e la parte Netherling della sua vita prenderà ben presto il sopravvento su quella umana. Se la promessa di un'esistenza normale ben presto si dissolverà e diventerà un semplice desiderio, irraggiungibile, così non si può più definire il Paese delle Meraviglie, che invece sta popolando il nostro mondo. Se Alyssa non lo raggiungerà, sarà il Paese delle Meraviglie, infatti, a raggiungere lei...
Lui si stende sulla pancia, con le ali che brillano come pozze d'olio al suo fianco - identico al bambino dispettoso di un tempo. Il mento appoggiato sul pugno, mi studia. "Non mi abbasserò a implorare. Neanche per te, mia adorata regina." Una folata di vento scivola tra noi, tagliente, facendogli cadere il cappello. Lui lo afferra prima che voli via nel cielo squarciato. I suoi lucenti capelli blu gli frustano il viso mentre si gira di nuovo verso di me. "Se non vuoi restare per salvare il Paese delle Meraviglie, porterò nel regno umano tutto il caos di cui sono capace. Combatti per noi, o affronta le conseguenze".
Tra treni di ricordi, memorie del passato e spiacevoli balli scolastici la nostra avventura prosegue, ancora una volta. Al posto delle fantastiche ambientazioni Wonderland ci saranno nere e viscide creature a popolare i nostri incubi e quelli di Alyssa, mentre Jeb sarà una povera -e ignara- pedina del gioco delle due regine. Morpheus, invece, avrà un ruolo veramente importante nella narrazione, ancora maggiore di quello del libro precedente. Mentore, amico ma anche tentatore. L'unica cosa che forse mi è dispiaciuta riguardo a lui è il grande spoiler che A. G. Howard ha fatto nella sua stessa opera.


Non mi è piaciuta, invece, Alyssa, che nonostante sia la Regina non sembra prendere seriamente il suo ruolo, e quasi rifiuta la sua parte Netherling. Cavolo, ragazza, è la tua natura! Sii ragionevole. In un certo senso, però, la capisco, e penso che tutti, sotto sotto, nutriamo un po' di dispiacere verso di lei - e a ragione. A. G. Howard però riesce a nascondere abilmente questo piccolo grande difetto, il suo stile riesce pienamente a compensare la mancanza di responsabilità di Alyssa. Le sue scelte non sono molto ragionevoli, ma grazie all'autrice l'irrazionalità è la colonna portante del romanzo: tutto può accadere nel suo mondo, perfino durante un'innocente giornata scolastica.

«Non ci credo». Tiene la mia mano nella sua. «In te, il senso di sacrificio è innato. Tua madre voleva la corona per il potere, ma tu hai affrontato le prove del Paese delle Meraviglie per salvare la tua famiglia; proprio come hai affrontato il Serpente per Chessie; e poi Rossa… Hai affrontato Rossa, tutta sola, per Jebediah. Non puoi affrontarla un’ultima volta, con me al tuo fianco, per il Paese delle Meraviglie?». Cerco di liberare la mano, ma lui la stringe più forte. «Per favore, basta così». «Non basterà mai», insiste, portandosi il mio palmo al petto per farmi sentire come gli batte forte il cuore. «Non finirò finché non regnerai per sempre sulla corte Rossa. Finché non sarai tornata con noi nel luogo a cui appartieni». «Non appartengo a quel posto». «Invece sì. Per la persona che sei. Per cosa sei. Una metà selvaggia, traboccante di curiosità oscure e affamata di tutto ciò che è folle. Ma l’altra metà leggera e luminosa – piena di coraggio e di lealtà». Si morde il labbro inferiore, un gesto così discreto che l’avrei potuto immaginare. «Niente può spezzare le catene con cui imprigioni il mio cuore. Perché tu sei il Paese delle Meraviglie».
Non riesco neanche a trovare le parole adatte per rappresentare pienamente le emozioni che Tra le braccia di Morfeo mi ha trasmesso. E' magia, ragazzi, pura magia. Lo stile stesso dell'autrice è magico, unico e sensazionale. Seppure diverso da Il mio splendido migliore amico, è comunque qualcosa di peculiare e significativo.


Voto:
☆☆☆☆

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