Lo so, sono una cattiva persona. Lo so, vi ho abbandonato. Lo so, avrei dovuto fare prima questa recensione. E MI DISPIACE. Molto. Immaginatemi inginocchiata implorante mentre chiedo perdono. Ecco.
But today… Red Carpet!
Titolo: Red Carpet (Red Carpet #1)
Autore: Giorgia Penzo
Editore: GDS
Data di pubblicazione: 2013
Prezzo: € 1.99 (ebook), € 16.90 (brossura)
Pagine: 307
In un presente alternativo, il vampirismo non è più un morbo da debellare ma una risorsa sulla quale investire. Lo sa bene Elizabeth “Lise” Scott, giovane e arrivista responsabile delle negoziazioni alla Immortality Awaits Corporation, l’unica società al mondo in grado di rendere reale il più grande sogno dell’uomo: vivere per sempre. Elizabeth è un brillante avvocato specializzato nella difesa dei vampiri e il legale personale del presidente dell’Immortality Awaits, Ryan J. Constant, uno dei pochissimi pluricentenari in grado di trasmettere il virus dell’immortalità attraverso il proprio sangue. L’arrivo di Adam Reese, arrogante immortale del Vecchio Mondo con un conto in sospeso con il passato, costringerà Elizabeth ad affrontare la sfida più importante della sua carriera. Obbligata dalle circostanze e dal suo orgoglio, si ritroverà al cospetto di un misterioso tribunale segreto – la Corte di Erebo – in un processo che affonda le sue radici ai tempi della Rivoluzione francese.
Come non amare questo libro. No, sul serio, non si può.
La mia recensione sarà molto sintetica, perché sto molto, molto, molto male. Però questo è un libro che la merita tutta, perciò…
Non ho intenzione di riassumervi la trama, come faccio al solito. E’ meglio che la scopriate leggendo. Ma sappiate che, sì, parla di vampiri, e sì, i vampiri sono “cattivelli” (eheh), però non è la solita storiella “Io non posso stare con te, sono un vampiro cattivo, blà blà”.
Come sapete, e se non lo sapete ve lo ripeto, io sostengo gli autori italiani. Specialmente gli autopubblicati, o comunque quelli non molto famosi. Be’, in qualunque caso io sostengo i libri italiani, perché non sono la solita storiella, e perché moltissimi scrittori italiani sono migliori di quelli inglesi/americani/spagnoli/altro.
Un altro punto a favore di questo libro, è che io odio, ma proprio odio, le protagoniste delicate, dolci, carine, che poi si scoprono essere guerriere tipo Terminator. Ebbene, per mia fortuna Elizabeth è LA protagonista, una donna e avvocatessa con tutti gli attributi!
E poi, come si può non amarla?:
La cosa mi spaventò un pochino. Se il diavolo vestiva davvero Prada era un problema perché io preferisco Valentino da sempre e non credo che saremmo mai giunti a un compromesso. Pazienza, avremmo avuto tutta l’eternità per discuterne.
Sì, ve l’avevo detto.
Be’, un’altra cosa che mi piace di Elizabeth è che non è la solita protagonista “lagnosa” che piange sempre. Sa che le cose vanno male, ma non è che si dispera: le affronta.
Sì, okay, mi sono innamorata di tutti i personaggi di questo libro. Ma tutti: Elizabeth, Ryan, Adam (SI CHIAMA ADAM! IO ADORO QUEL NOME!), Shenzi, e cavolo, cavolo, cavolo, c’è Beatrice. Sì, quella Beatrice: la Beatrice di Dante, della Divina Commedia, BEATRICE. Oooooh.
Certo, non ho apprezzato alcune piccolissime e minuscole cose che quasi non importano, del tipo “Non sono femminista, anzi” (Femminismo=parità dei sessi, eheheh), ma vabbé, non facciamone una questione di stato, e comunque non ho voglia di penalizzare un libro fantastico come questo per una o due frasi, quindi…
E l’autrice ha un fantastico modo di scrivere! Wow, mi sembrava di vivere sulla mia pelle ogni singolo attimo, ogni singolo momento, di quel libro!
Dai, abbiamo: storia fantastica, personaggi fantastici, modi di scrivere fantastici… non possiamo non dare 4 stelle e mezzo a questo libro!
1/2