Bonjour Honeys!!
Oggi sono qui per recensire un libro che gentilmente, la Feltrinelli
mi ha permesso di leggere e si intitola: La felicità delle piccole cose non l'avevate capito vero?!
"È iniziato tutto nel giardino di Monet a Giverny. Lo ricordo come se fosse ieri. Era il dicembre del 1979. Da più di trent’anni, ogni sera mi domando come sarebbe stata la mia vita se non fossi entrato in quel giardino."
Parigi. La neve cade dolcemente sulla città, ammantando di bianco la Tour Eiffel, Notre-Dame e il Panthéon, come in una cartolina. Un uomo passeggia lungo la Senna diretto verso casa, un elegante palazzo sull’Île Saint-Louis. È Frédéric Solis, avvocato di successo con la passione per i quadri impressionisti. Affascinante, ricco e talentuoso, Frédéric sembra avere tutto quello che si può desiderare dalla vita. Gli manca una famiglia, ma dopo essere stato abbandonato dal padre molti anni prima, ha preferito circondarsi di oggetti lussuosi e belle donne piuttosto che mettere ancora in gioco il suo cuore ferito. Fino a quando, un giorno, scopre di aver ricevuto una strana eredità, che consiste in una manciata di misteriosi biglietti e in un disegno che ha tutta l’aria di essere una mappa. Cosa nasconderanno quegli indizi? Convinto di essere sulle tracce di un quadro dimenticato di Monet, Frédéric decide di tentare di decifrare la mappa. Grazie all’aiuto della giovane e stralunata assistente Pétronille, inizia così un viaggio lungo i paesaggi innevati del Nord della Francia, tra i luoghi prediletti dai suoi amati impressionisti: Éragny, Vétheuil, il giardino di Monet, con una tappa d’obbligo al Musée d’Orsay. Di incontro in incontro, di sorpresa in sorpresa, torneranno a galla ricordi che Frédéric credeva di aver dimenticato, e un tesoro ben più prezioso di qualsiasi ricchezza.
RECENSIONE
Sono rimasta davvero molto soddisfatta da questa lettura.
Questo è uno di quei libri che vanno letti al calduccio tra le coperte e magari
con una tazza di tè in mano. Siamo in inverno nella splendida Parigi,(ecco il
perché de saluto alla françoise)e qui i personaggi sono davvero tanti! Ci sono
tantissime storie, che all’inizio sembrano tutte scoordinate, ma che alla fine
si intrecciano formando un’unica grande, bellissima storia.
Uno dei punti di
forza, oltre al grande intreccio ed al finale, è l’arte. Leggiamo moltissimi
riferimenti di arte impressionista, che io amo, e ritroviamo anche le stesse
atmosfere. Durante la lettura ho avuto l’impressione (scusate il gioco di parole)
di vivere nei paesaggi di Monet.
Il personaggio di spicco è l’avvocato di
successo Solis, amante di opere d’arte impressionista. In tutta onestà? Non
l’ho sopportato per tutta la lettura. L’ho proprio odiato!! Il suo
comportamento da classico uomo d’affari che non pensa ad altro se non al suo
lavoro, con l’unica eccezione dei quadri. Anche di fronte all’evidenza non
vuole aprire gli occhi. Cerca di cancellare il suo passato che, alla fine,
ritorna, più insistente che mai. E meno male direi!
Poi c’è Pauline, la sua segretaria e provetta pasticcera.
L’ho adorata, fa un sacco di tenerezza nella sua goffaggine!!! Pensa sempre
agli altri ed ha un grande senso della responsabilità, anche se a volte si fa
un po’ trascinare dalla situazione. Beh, meno male che c’è la sua più cara
amica e sorella Dorothee a tirarla fuori dai pasticci!!
Questa storia viene
stravolta da un’improvvisa eredità, o meglio, una caccia al tesoro di un certo
Fabrice Nile, che lascia a Solis alla sua morte. Ma chi sarà mai, questo
Fabrice Nile, che l’avvocato non ha mai conosciuto? E cosa avrà lasciato in
eredità? Queste sono domande che tormentano il lettore per tutta la durata del
libro, un mistero senza i toni del thriller. Un libro davvero dolcissimo che
consiglio!
Se lo vedete in libreria, non lasciatevi traviare dalla copertina
che non è proprio delle migliori, leggetelo perché è un libro che merita e che
vi lascerà con un sorriso sulle labbra anche dopo averlo finito.
Scheda
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