domenica 9 novembre 2014

Recensione: Avevano spento anche la luna di Ruta Sepetys

 Ben ritrovati Honeys!! Okay, scusatemi se vi sto bombardando di recensioni -.- il punto è che le preparo, ma non ho il tempo di postarle. E aspettatevi anche un mega "in my mailbox" 
Purtroppo anche con le letture sto andando davvero a rilento, ho appena finito “Uno splendido disastro” (recensione a breve) e ora sto leggendo "La diciannovesime luna" e spero di finirlo entro il millennio. Anche perchè ho molti altri libri che aspettano di essere letti e recensiti. 
Anyway, come avrete potuto notare abbiamo incominciato a collaborare con diverse case editrici, tra cui la Garzanti, che, gentilmente, su mia richiesta, ha inviato il libro che sto per recensirvi ^^

SCHEDA DEL LIBRO

Titolo: Avevano spento anche la luna
Autore: Ruta Sepetys
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: 9,99 €
Lina ha appena compiuto quindici anni quando scopre che basta una notte, una sola, per cambiare il corso di tutta una vita. Quando arrivano quegli uomini e la costringono ad abbandonare tutto. E a ricordarle chi è, chi era, le rimangono soltanto una camicia da notte, qualche disegno e la sua innocenza. È il 14 giugno del 1941 quando la polizia sovietica irrompe con violenza in casa sua, in Lituania.
Lina, figlia del rettore dell'università, è sulla lista nera, insieme a molti altri scrittori, professori, dottori e alle loro famiglie. Sono colpevoli di un solo reato, quello di esistere. Verrà deportata. Insieme alla madre e al fratellino viene ammassata con centinaia di persone su un treno e inizia un viaggio senza ritorno tra le steppe russe. Settimane di fame e di sete. Fino all'arrivo in Siberia, in un campo di lavoro dove tutto è grigio, dove regna il buio, dove il freddo uccide, sussurrando. E dove non resta niente, se non la polvere della terra che i deportati sono costretti a scavare, giorno dopo giorno.
Ma c'è qualcosa che non possono togliere a Lina. La sua dignità. La sua forza. La luce nei suoi occhi. E il suo coraggio. Quando non è costretta a lavorare, Lina disegna. Documenta tutto. Deve riuscire a far giungere i disegni al campo di prigionia del padre. È l'unico modo, se c'è, per salvarsi. Per gridare che sono ancora vivi. Lina si batte per la propria vita, decisa a non consegnare la sua paura alle guardie, giurando che, se riuscirà a sopravvivere, onererà per mezzo dell'arte e della scrittura la sua famiglia e le migliaia di famiglie sepolte in Siberia.
Ispirato a una storia vera, Avevano spento anche la luna spezza il silenzio su uno dei più terribili genocidi della storia, le deportazioni dai paesi baltici nei gulag staliniani. Venduto in ventotto paesi, appena uscito in America è balzato in testa alle classifiche del «New York Times». Definito all'unanimità da librai, lettori, giornalisti e insegnanti un romanzo importante e potente, racconta una storia unica e sconvolgente, che strappa il respiro e rivela la natura miracolosa dello spirito umano, capace di sopravvivere e continuare a lottare anche quando tutto è perso.

LA MIA RECENSIONE:

 Allora, la prima cosa che mi ha attirato di questo libro non è stata la copertina o altro, ma il titolo. Insomma, pensateci…Avevano spento anche la luna, è un titolo così poetico e struggente... che parla di qualcosa che è stato tolto, e per una volta, preferisco  la copertina italiana rispetto a quella straniera. 

Qui sotto le potete vedere.




Parliamo ora del libro. Che dire, di sicuro non è una lettura leggera. 
Vi spiego brevemente la situazione politica di allora: la storia è ambientata nel 1941, l’anno in cui si svolge la seconda guerra mondiale. La Lituania è sotto l’occupazione Sovietica da un anno, e il Cremlino, emanò in quei periodi delle liste con i nomi delle persone che erano considerate “nemiche” dell’Unione Sovietica. Queste persone erano per lo più avvocati, medici, insegnanti, membri dell’esercito etc.. e vennero tutte deportate nei campi di concentramento in Siberia, i cosiddetti “Arcipelago Gulag”. Lina è una quindicenne che ama disegnare e che vive in una famiglia “perfetta” se così si può dire, finchè il 14 giugno 1941, l’NKDV cioè i servizi segreti dell’Unione Sovietica, irrompono in casa sua, cambiandole per sempre l’esistenza. Durante il libro possiamo vedere ogni razza di soppruso che Lina, sua madre e il suo fratellino, subiscono. 

Colpisce molto la crudeltà delle guardie dell’NKDV, e tutte le violenze che commettono nei confronti dei prigionieri, che, come dice il libro, non hanno altra colpa che quella di esistere, Mi si è stretto il cuore di fronte a ciò che hanno dovuto passare quelle povere persone, soprattutto nell'ultima parte, la più cruda e tragica e terribile. Quella in cui avevano spento anche la luna, insieme alla speranza di ritornare a casa, con i propri cari, alla vita di prima, che è solo un ricordo. 

Ho amato questo libro! Oltre a essere una storia di tristezza, fame, perdita ,dolore e sofferenza, è una storia di speranza e di forza, di tenacia e resistenza e Lina ne è l’esempio.  

Se il libro è consigliato? Ovviamente si!!! Lo dovete davvero leggere miei cari lettori! Non vediamo una grandissima caratterizzazione dei personaggi, a parte la madre ed il fratellino di Lina, dato che il racconto è narrato solo dal punto di vista della protagonista. ma per questo libro era ideale, e la cosa non ha infastidito o reso la lettura più lenta.

VOTO:

cinque stelle meritatissime



E voi, l'avete letto?? Se no, dovete assolutamente leggerlo! Se si, cosa ne pensate ?

8 commenti:

  1. Bella recensione! :D l'argomento e la trama mi interessano molto, credo che sia davvero un bel libro... Già dal titolo mi aveva incuriosito :) spero di poterlo leggere presto!

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    1. Oh grazie mille Lily! Si lo è e come ho già detto, te lo consiglio tantissimo ^^

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  2. Non vedo l'ora di leggerlo!!! *-* L'ho comprato da poco e ne tutti ne parlano benissimo!! ^^

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    1. Wow, si leggilo!!! E poi fammi sapere cosa ne pensi! :-)

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  3. Copertina bellissima, titolo bellissimo, recensione bellissima.
    Poi, quando ho visto la copertina bellissima che hanno usato in Polonia (ho origini contorte: mamma polacca e papà egiziano), mi si è pure sciolto il cuore.
    Credo proprio che leggerò questo libro in polacco *-*

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    1. Si, si è grazie milleeee <3
      La copertina polacca è davvero insuperabile (beata te *_*) oddio davvero? @_@ sarà bellissimo, leggilo!!! Poi fammi sapere, sono curiosa di conoscere anche le vostre recensioni u.u

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  4. Risposte
    1. Solo una parola: Leggilo!!! <3<3 grazie per essere passata

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