martedì 20 gennaio 2015

Recensione: Dimmi che è vero di TJ Klune

Finalmente, dopo due settimane che ho finito questo libro, posso recensirlo! Non sarà l’influenza o il mal di testa a fermarmi, tanto meno uno svenimento (o un terremoto)!
Be’, sapete che io sono molto schietta nelle recensioni. Se un libro non mi piace, lo dico. E di sicuro, questo libro… non è tra quelli! Una lettura emozionante e coinvolgente, semplicemente stupenda! Questo libro, primo che ho letto di TJ Klune, mi ha fatto ritornare la passione per la lettura, facendomi superare il blocco del lettore che avevo da tempo. Vorrei tanto ringraziare la Dreamspinner Press, perché se non fosse stato per loro, probabilmente non avrei mai letto questo fantastico libro.
5stelle

dimmi-che-è-vero-TJ.K

Autore: TJ Klune
Titolo: Dimmi che è vero
Titolo originale: Tell me it’s real
Pagine: 398
Traduttore: Claudia Milani

Credete nell’amore a prima vista?
Paul Auster no. Anzi, Paul non crede quasi in niente. Ha trent’anni, è leggermente sovrappeso, e le sue caratteristiche migliori sono l’umorismo caustico e il modo colorito e vivace di commentare quel poco che gli succede. I suoi migliori amici sono Rotelle, un cane con due zampe, e Helena Handbasket, una drag queen sull’orlo del bipolarismo. Paul trascorre le giornate in un cubicolo a svolgere un lavoro senza prospettive, e si ripromette di continuo che se il pappagallo omofobo di sua nonna lo insulterà un’altra volta, gli tirerà il collo.
Poi arriva Vince Taylor.
Vince è il suo esatto contrario: sexy, sicuro di sé, e più ottuso di una gallina. E quando, per qualche ragione sconosciuta, questa specie di dio comincia a fargli insistentemente il filo, Paul si convince di essere il bersaglio di uno scherzo, perché non è possibile che uno come Vince possa essere interessato a un perdente come lui.
Ma dopo averlo investito con la propria auto – involontariamente e con il terrore di aver commesso un omicidio – Paul è costretto a guardare Vince con occhi diversi, e scopre che l’unico ostacolo tra loro è rappresentato solo da se stesso. Un ostacolo che sembra incapace di superare, almeno finché Vince non è costretto ad affrontare un doloroso evento famigliare, e Paul deve decidersi ad accantonare i propri dubbi e stare accanto all’uomo che lo trova perfetto così com’è.
Divisore

Paul ha trent’anni, un migliore amico di nome Sandy, drag queen, mi raccomando, ricordatevi di chiamarla Helena!, e un cane con due zampe. E forse un fantasma mestruato in casa, anche se la sua esistenza non è così sicura. E poi, quale metodo migliore per attirare l’attenzione di uno sconosciuto se non sputargli addosso il drink altamente alcoolico che ti aveva offerto? E poi investirlo? (Ma era lui che gli è venuto addosso con la bicicletta!). Se poi lo sconosciuto, Vince, inizia a lavorare insieme a Paul… be’, non potere ammettere che è un bel problema.

Sospirai come una miserrima liceale americana in attesa del suo sbrilluccicante fidanzato vampiro. Oh, Cristo Santo.

Paul: balbetta, è sovrappeso, e (direi io) un tantino insicuro. Vince è bello, sicuro, e dicono che sia leggermente idiota (ma io lo trovo solo troppo buono).
Paul non ha intenzione di stare insieme a Vince, no  no. Ed è per questo… che invece si mette insieme a lui. Solo dopo un’attenta riflessione (ed averlo quasi ucciso), però.

A differenza di Vince, però, Paul ha una famiglia molto… impicciona, diciamo così.

“Meraviglioso”, esclamai. “Non c’è niente di meglio per la mia autostima che sentire Johnny Depp darmi del ricchione.” “Quell’uccello,” disse la mamma con un tono di disapprovazione. “Dovrebbe andare in terapia.” “Esiste la terapia per uccelli?” domandò papà.

E forse più della sua famiglia, lo è Sandy.
Be’, comunque, stavamo dicendo… sì, Paul si mette (finalmente) insieme a Vince, superando (finalmente) le sue paure, e facendo felice (finalmente) la sua famiglia, Vince e Sandy e anche Johnny Depp, il pappagallo omofobo, innamorato di Vince. D’altronde, chi non ama Vince? E sì, forse la trama potrebbe sembrare banale, ma no, no, no, assolutamente no! E’ uno dei migliori libri che abbia mai letto, ma non solo. L’autore ha preso una storia che potrebbe sembrare banale –ma in realtà non lo è, come scoprirete leggendo- e la ha trasformata in un libro esilarante ma allo stesso tempo emozionante. Inizierete il libro con il sorriso sulle labbra, e lo finirete con lo stesso sorriso.

Voto:
5stelle

2 commenti:

  1. Non lo conoscevo, ma lo voglio! *__*
    Complimenti per la recensione :)

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  2. e pensare che non e' il libro migliore di Klune anche se e' il piu divertente. la trilogia che inizia con Un insolito triangolo e' superiore.

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