giovedì 16 giugno 2016

Perché i libri sono importanti.

Ho pensato tanto a questo post. Mi è sembrata un'idea originale, qualcosa per cambiare argomento invece delle solite recensioni e rubriche. Quelle sono importanti, certo, sono il succo di questo blog. Ma il blog stesso non esisterebbe se non ci fossero i libri. Mi sono chiesta, quindi: perché i libri sono così importanti?, e sono giunta ad alcune conclusioni.

Ogni autore (almeno uno serio) quando scrive il proprio libro ha uno scopo. Primo Levi sentiva il bisogno di scrivere ciò che accadde in quei campi di concentramento, si sentiva colpevole per essere sopravvissuto e pensava che denunciare quegli avvenimenti fosse il suo scopo; JK Rowling scrisse Harry Potter in un momento di profonda depressione; Mary Shelley si ispirò a un incubo per Frankenstein, nato come un racconto dell'orrore da raccontare agli amici in competizione. Partiamo dal presupposto, quindi, che un libro è tanto importante per i lettori quanto lo è stato per gli autori, e questo ne delinea anche la qualità. Ogni autore mette una parte di sé nella propria opera, e non solo attraverso i personaggi.
Sono giunta alla conclusione che i libri vadano vissuti attraverso il punto di vista dell'autore ma giudicati da quello del lettore. O meglio, la storia che si nasconde dietro al libro in alcuni casi è anche più interessante del libro stesso, ma un lettore giudicherà le pagine dell'opera, non la morale dell'autore (tranne che in alcuni casi). Anche perché, a meno che a leggere non sia un robot, molto spesso il lettore stesso ha una propria morale, più o meno accettabile. Quando mi trovo a leggere un libro sono io a farlo, non l'autore.
Mi dilungherei di più sull'argomento, ma risulterebbe fin troppo noioso e potrei farci un post a parte per quelli che sono interessati. Ma torniamo al punto. Quindi, perché i libri sono importanti?
Ricolleghiamoci al discorso della morale, che l'ho fatto per un motivo. Ogni lettore ha una morale, abbiamo detto, giusto? E' anche vero, d'altronde, che le idee possono cambiare, proprio come i gusti letterari. Ed è per questo che i libri sono importanti. Non esiste una cosa corretta e una sbagliata, ognuno avrà la propria opinione, ma i libri servono ad aprirci la mente. Analizzare una situazione da entrambe le parti. In fondo ogni cosa ha due facce, perfino un semplice foglio di carta, noi perché non dovremmo schiarirci un po' le idee? I libri servono quindi a farci conoscere, sostanzialmente, una situazione, e farci pensare. Ognuno di noi pensa, ma molto spesso non sappiamo neanche l'esistenza di alcuni importanti argomenti.

D'altra parte, prima ancora, i libri servono a raccontare una storia. Come abbiamo già detto ogni cosa ha due facce, e così anche i libri: hanno la storia, che va presa così com'è, e il messaggio (il bene contro il male, la forza dell'amore, la depressione dopo una morte di qualcuno a noi caro), che può essere più o meno esplicito. La morale della storia, quindi. Molto spesso questo è il lato più trascurato da parte del lettore, perché quando leggiamo (tranne in alcuni casi) non ci sforziamo più di tanto per capire il messaggio lasciato dalla storia.

E' anche vero, però, che ci sono alcuni libri che danno un messaggio totalmente sbagliato.
Se in un libro vi capitasse scritto qualcosa come "picchiare le donne dà un senso di appagamento grandioso" voi ne sareste sconvolti, no? (e credetemi, mi è capitato)
La colpa è degli autori e delle loro idee moralmente sbagliate, ma io accuso soprattutto gli editori che pubblicano cose del genere. E su questo non mi dilungo oltre, perché ognuno ha la propria opinione.

Esistono poi diversi tipi di libri, alcuni scritti come "denuncia sociale", altri per puro svago o divertimento. Non esiste un libro giusto o sbagliato, ma libri che ci piacciono o no. Io odio i libri gialli, per esempio, ma a molti piacciono. Sono sbagliati, forse? Ovviamente no!

Personalmente mi si è aperto un mondo grazie ai libri. Anzi, una libreria. Non saprei molte cose più o meno importanti, e soprattutto criticabili. Tempo fa ho letto un libro di un'autrice (italiana, tra l'altro) che denunciava la situazione delle donne in India, e io non avrei mai saputo la maggior parte di quello che so adesso (scusate le ripetizioni). Leggendo Ragazzi che amano ragazzi mi sono resa conto della situazione delle persone omosessuali in tutta Italia, e non solo della mia città.
In questo momento sto leggendo Stanza, letto, armadio, specchio, e il sapere che è basato su una storia vera mi sta inquietando parecchio (tra l'altro, nella realtà era il padre ad abusare della ragazza).
Dopo l'attentato di Orlando (del quale sono stata talmente scossa da piangere ogni volta che lo sentivo nominare) non farebbe male se, ad ogni persona che si proclama con fierezza "omofoba" o che, addirittura, è contenta di ciò che è successo, venisse letto qualche libro che tratti temi come l'uguaglianza e il rispetto, e soprattutto il senso di umanità. Alle persone che, specialmente in questo periodo, accusano praticamente ogni musulmano di essere terrorista farebbe bene leggere il Corano, e così via.

Quindi è per questo che i libri sono importanti. Perché aprono la mente, ma soprattutto perché ci insegnano a pensare e ci permettono di vivere sulla nostra pelle una storia.

Ho impiegato due ore a scrivere questo post, quindi vi chiedo di perdonarmi in caso di eventuali errori e incongruenze e soprattutto di dirmi come la pensate nei commenti! La mia opinione è solo questo, appunto, e anche voi potete averne una del tutto diversa.

1 commento:

  1. Ciao! Complimenti per questo post stupendo, dice così tante cose vere! "I libri aprono la mente" è proprio il motivo per cui mi piace tanto leggere, senza neanche rendersene conto quando si legge si viene catapultati in una storia diversa dalla propria, ci si immedesima in qualcun altro, ecco perché leggere ci apre gli occhi e ci fa vedere le cose da una prospettiva diversa.
    Concordo assolutamente con te: certe persone avrebbero davvero bisogno di leggere un buon libro...

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